Costoletta alla milanese

Da piccolo ho vinto un campionato di costolette alla milanese: non so quante ne ho mangiate, so solo che non ero stato benissimo quella notte. Ma l’amore per la ‘milanese’ è qualcosa che va molto indietro nel tempo. Negli anni ho imparato a cucinarla (non è facile) e a rispettarla molto di più, e soprattutto ad usare gli ingredienti ideali per farne un piatto eccezionale. C’è tempo per discutere sulle origini della costoletta, sui paragoni con la Wienerschnitzel: in questo momento bisogna solo capire come prepararla.

Procedimento

Come sempre, i piatti che hanno pochi ingredienti sembrano facili. Sembrano. In realtà è molto importante scegliere gli ingredienti corretti, di qualità e assemblarli al meglio.

Per cominciare, alla base della preparazione della costoletta non troviamo né l’olio e né il burro, bensì il burro chiarificato.

Chiarificare il burro significa cuocerlo lentamente a bagnomaria allo scopo di separare la parte grassa dall’acqua e dalle proteine: andando al sotto ci ritroveremo un burro che sopporta meglio le alte temperature senza decomporsi e risultare potenzialmente nocivo.

Usare il burro chiarificato cambierà completamente il piatto e vale la pena ricordare che si può trovare in qualsiasi supermercato.

Prendiamo le nostre costolette, se non sono state già battute dal nostro macellaio possiamo farlo noi con un batticarne o anche con un mattarello. Lo spessore ovviamente è soggettivo, io preferisco avere uno spessore di circa 1,5 cm.

In un piatto rompiamo le nostre uova e con una forchetta andiamo a mescolare SENZA aggiungere sale mi raccomando. In questa ricetta il sale va aggiunto solo alla fine, il rischio sarebbe quello di fare fuoriuscire i liquidi dalla carne e rovinare la panatura che deve rimanere il più croccante possibile.

In un altro piatto possiamo mettere il pangrattato. Piccola nota: è così facile preparare il pangrattato in casa, non è assolutamente comparabile con quello industriale che compriamo nei supermercati.

Passiamo bene le costolette nell’uovo e poi nel pane cercando bene di coprire tutte le parti e rifacciamo un’altra volta lo stesso processo. La doppia panatura renderà la costoletta una bomba.

Sciogliamo il burro chiarificato in una ampia padella (suggerisco comunque di cuocere due costolette alla volta) e quando avrà raggiunto la temperatura di 170 gradi possiamo mettere le nostre costolette.

Non facciamoci prendere dal panico, lasciamo la costoletta friggere dolcemente per circa 4 minuti da un lato e poi giriamola cuocendola altri 4 minuti dall’altro lato. Controlliamo sempre però, dovrà essere bella dorata fuori e rosa dentro. Per non ‘asciugarla’ troppo durante la cottura irroriamola con del burro negli ultimi minuti con l’aiuto di un cucchiaio.

Fatela riposare per altri 4 minuti e, mi raccomando, mangiamola fino all’osso, non prima di averla spolverata con del sale Maldon.

Ingredienti

4 costolette di vitello (lombata o carrè) 300 gr ciascuna
4 uova
300 gr pangrattato
300 gr burro chiarificato
Sale maldon qb