Prima di tutto separiamo gli albumi dai tuorli e montiamo i bianchi d’uovo a neve con uno sbattitore elettrico. Teniamo da parte.
In una ciotola capiente mescoliamo con una frusta i tuorli, il latte, parte dello zucchero (30 gr) e il sale: quando il composto sarà omogeneo aggiungiamo lentamente la farina e continuiamo a incorporare tutti gli ingredienti finchè non avremo una crema liscia e lucente.
Aggiungiamo ora con l’aiuto di una spatola gli albumi montati e incorporiamo con movimenti dal basso verso l’alto per rendere il composto ‘gonfio’ di aria e spumoso.
Nel frattempo, in un pentolino mettiamo i frutti di bosco, un filo d’acqua e 10 gr di zucchero e scaldiamo a fiamma bassa. Non vogliamo che i frutti di bosco si squaglino completamente ma devono essere molto caldi e iniziare a formare una sorta di cremina.
Scaldiamo metà del burro dentro una padella di circa 25 cm di diametro e quando sarà calda versiamo il composto: dovrà arrivare ad avere circa 1cm di spessore. Non vogliamo farlo troppo fine, otterremo una crêpe, e neanche troppo spesso, faremo molta fatica a cuocerla.
Dopo circa 4/5 minuti con una paletta controlliamo il fondo della frittata, dovrà essere di un colore non troppo scuro, e sarà pronta per essere girata.
Per non fare disastri suggerisco di prendere un’altra padella di simili dimensioni, sciogliere un po’ di burro e usarla per girare la frittata, la cucina non ha bisogno di eroi mi raccomando.
Quando avremo girato la frittata continuiamo la cottura per altri 3 minuti, togliamo dal fuoco e con una spatola tagliamo la frittata a pezzettoni irregolari non troppo piccoli: aggiungiamo alla padella una noce di burro e il restante zucchero e saltiamo a fuoco alto per caramellare lo zucchero e dorare il nostro Kaiserschmarren.
In questo momento, se lo vogliamo, aggiungeremo anche l’uvetta, dopo averla ammollata in un bicchiere di acqua per circa 15 minuti.
Io preferisco servire la padella direttamente a tavola, aggiungendo la riduzione di frutti rosso (oppure a seconda dei gusti servendola a parte in una ciotolina) e con una generosissima dose di zucchero a velo per dare l’ultimo colore al piatto.
Promessa, non ne avanzerà mai.