Per un purè perfetto sarebbe ideale o cuocere le patate intere in acqua bollente oppure in forno a 180° fino a che non raggiungeranno una consistenza che permetta a un coltello di entrare senza resistenza – in entrambi i casi la cottura richiede circa 40 minuti. Nel caso non avessimo tanto tempo a disposizione possiamo pelare le patate, tagliarle in pezzetti uniformi e cuocerle in acqua bollente per una decina di minuti (dipendendo dalla grandezza dei pezzetti useremo la stessa modalità di passare la lama del coltello attraverso la patata).
Quando le patate saranno cotte, speliamole con molta attenzione senza bruciarci la mano – possiamo usare un canovaccio per aiutarci – e poi le passiamo attraverso un passaverdure o uno schiacciapatate.
Mentre in un pentolino a parte scaldiamo il latte, mettiamo le patate schiacciate in un pentolino sopra il fornello a fiamma bassa e gradualmente aggiungiamo il burro a pezzettini freddo da frigorifero: incorporiamo il burro con una spatola cercando anche di areare il composto.
Quando avremo incorporato tutto il burro le patate saranno già morbide e lucide, adesso possiamo aggiungere il latte ma poco alla volta: se raggiungiamo la consistenza desiderata possiamo anche non incorporare tutta la quantità indicata nella ricetta.
Una volta raggiunta la consistenza desiderata assaggiamo e regoliamo, in caso, di sale.
Il purè va mangiato caldo, mi raccomando. Possiamo mangiarlo direttamente così, dal pentolino, oppure abbinarlo a un qualsiasi piatto di carne o di pesce. L’unica certezza è che ci verrà voglia di rifarlo già il giorno successivo, e quello dopo.