Scegliamo personalmente i calamari ‘interi’ in pescheria o al mercato e facciamoli pulire bene, li taglieremo a casa in seguito prima della frittura.
Quando siamo pronti tagliamo i calamari in anelli di circa 1,5 cm di larghezza e laviamoli bene sotto acqua corrente per togliere eventuali impurità rimaste dalla pulizia fatta in pescheria.
Asciughiamo gli anelli con un panno e mentre aspettiamo qualche minuto uniamo in una ciotola le due farine e mettiamo gli anelli ancora umidi in modo da assorbire bene questa semplice panatura.
Nel frattempo scaldiamo l’olio, come sempre sarebbe fondamentale avere un termometro digitale, per arrivare alla temperatura di circa 170-175°.
Io preferisco friggere i calamari in due ‘sessioni’ separate, la temperatura dell’olio scenderebbe troppo mettendo 500 grammi di pesce nella casseruola, quindi, friggeremo la prima metà per 5-6 minuti finchè non raggiungeremo la doratura ideale.
Dopo che avremo scolato la prima parte dei calamari mettiamoli a riposare su una griglia, aspettiamo che l’olio torni in temperatura e immergiamo con attenzione gli altri calamari.
Quando saranno pronti, possiamo spolverare una dose di sale e, a seconda dei gusti, possiamo anche spremere i limoni per dare un tocco di freschezza e acidità.
Dividete con attenzione le porzioni, le persone tendono a essere molto possessive sui calamari fritti!