Carne

Quando ci si addentra nei grandi, o meglio, grandissimi classici delle cucine straniere bisogna stare molto attenti e rispettare il piatto e gli ingredienti al meglio delle nostre possibilità. Se poi parliamo della cucina francese allora la sfida è doppia – ci arrabbieremmo pure noi se qualche francese mettesse il prosciutto nella carbonara d’altronde. Il Bouef à la bourguignonne è il piatto principe di una delle patrie del vino più importanti al mondo, uno di quei piatti che si trovano in ogni menu di mezza Francia, e, lo ammetto, è uno di quei piatti che fa scaldare il cuore e l’anima durante le uggiose giornate invernali. Elaborato, ma assolutamente da provare.
Casa. Uno di quei piatti che mi ricorda casa. E non è che nel resto del mondo i maiali non abbiano lo stinco. Semplicemente lo usano per altre preparazioni immagino. In Alto Adige invece, è sul menù di qualsiasi posto della tradizione per la sua semplicità e quella carne tenera e saporita (per essere maiale) che non ha bisogno di tanti accompagnamenti nella preparazione se non un po’ di grasso e un bel bicchierone di birra per non renderlo troppo secco. Assolutamente da provare.
È uno di quei “comfort food” che vogliamo preparare quando siamo giù di morale o quando la temperatura in un paio di giorni scende di una quindicina di gradi. Non porta via neanche tanto tempo e servono pochi ingredienti, ma il risultato sarà eccezionale: è uno di quei classici piatti che si preparano con un solo tegame dove piano piano aggiungeremo tutti gli ingredienti e poi porteremo direttamente a tavola, dove ogni commensale avrà la possibilità di ‘rubare’ la sua quota di salsicce. Obbligatorio l’accompagnamento con un purè di patate fatto in casa.
Le cotture lente sono quei piatti che offrono il maggiore tasso di soddisfazione anche grazie al tempo e all’impegno che dedichiamo nella preparazione. È uno di quei piatti che richiede tanta pazienza (circa un pomeriggio) ma anche tanta organizzazione nella preparazione soprattutto all’inizio della ricetta. Poi dobbiamo lasciare fare il lavoro alla nostra cocotte e al forno mentre noi possiamo rilassarci con un buon bicchiere di vino davanti a un camino. La guancia poi è una delle parti del manzo più sottovalutate, non è facile da trovare e il costo è decisamente inferiore rispetto agli altri tagli, ma il sapore vi sorprenderà.
Se mai mi dovesse capitare la disperata scelta di un piatto come ultima cena, probabilmente sceglierei il pollo arrosto, magari due. Raramente trovo qualcosa di più soddisfacente di un pollo arrostito caldo, con la carne morbida e la pelle croccante. Ammetto che è uno di quei piatti che fare con un girarrosto professionale risulta in una cottura decisamente migliore, con il forno di casa è difficile arrivare ad una cottura e croccantezza così uniforme. Però farlo in casa ti offre la possibilità di avere un prodotto di qualità, condirlo come desideri e soprattutto gustarlo appena uscito dal forno.
Da piccolo ho vinto un campionato di costolette alla milanese: non so quante ne ho mangiate, so solo che non ero stato benissimo quella notte. Ma l’amore per la ‘milanese’ è qualcosa che va molto indietro nel tempo. Negli anni ho imparato a cucinarla (non è facile) e a rispettarla molto di più, e soprattutto ad usare gli ingredienti ideali per farne un piatto eccezionale. C’è tempo per discutere sulle origini della costoletta, sui paragoni con la Wienerschnitzel: in questo momento bisogna solo capire come prepararla.
Il polpo è uno di quei piatti che possono dare enormi soddisfazioni perché a differenza di quello che pensano in tanti è estremamente facile da preparare in casa ed è versatilissimo. Adoro una versione dove dopo averlo bollito lo salteremo per dare ancora più sapore insieme a una salsina con miele e paprika e lo depositeremo sopra un lucidissimo purè di patate.
Il roast beef è uno di quei piatti che fatto in casa con i dovuti accorgimenti verrà sempre (e dico sempre) più buono di qualsiasi versione che troverai in un ristorante. Come in molti casi quando si parla di cucina conta moltissimo avere una materia prima di alta qualità e con una cottura che rispetti totalmente il prodotto che avete scelto. Gli ingredienti sono pochi, il tempo di cottura è relativamente veloce, e il risultato sarà eccezionale. State lontano dai roast beef dei bar!
Poche cose stimolano la mia immaginazione e il mio appetito come la pelle croccante di un petto d’anatra scottato in padella. L’anatra è spesso un animale poco utilizzato e sottovalutato nelle cucine non professionali, ed è un grandissimo peccato visto il sapore, la sua duttilità di utilizzo, semplicità di preparazione e, oltretutto, costi del prodotto molto contenuti rispetto ad animali ‘concorrenti’.