Colazioni e dessert

Tenetevi forte. La New York Cheesecake è uno dei dolci più iconici che ormai troviamo in quasi tutti i ristoranti del mondo: una base di biscotti e burro e una parete di crema di uova e formaggio. Ci vorrà un po’ di impegno e parecchi latticini ma il risultato sarà astronomico.
Eh si. Il tiramisù è forse uno dei piatti di maggior disputa in Italia, ognuno ne reclama l’origine e ognuno pensa di farlo in modo impeccabile, ci sono i fan dei pavesini e dei savoiardi e c’è chi mette solo i tuorli e non i bianchi. L’unica certezza è che, aldilà degli ingredienti scelti, la preparazione in casa del tiramisù è estremamente semplice e batte in modo inequivocabile tutti i tiramisù che troverete nei bar o in molti ristoranti.
Un grandissimo classico della cucina americana, più precisamente newyorkese. Le origini sono dibattute ma sicuramente c’entra qualcuno che di cognome fa Benedict ed esiste la possibilità che la ricetta sia nata per curare una colossale sbornia. Quel che è certo, è che stiamo parlando di un grande piatto, con molte varianti ma due basi solidissime: l’uovo in camicia (o ‘poche’) e la salsa olandese.
Quanti ricordi i miei primi pancakes in un diner a New York seduto al bancone con una tazza di caffè filtrato. Erano giganti, con la panna montata e le gocce di cioccolato fondente. Mi ero ripromesso di imparare a farli da solo e ho sempre provato una certa repulsione verso quei mix preparati per pancakes quando la ricetta è così semplice e basilare che chiunque può gustarli dalla propria cucina di casa insieme a della frutta e una bella tazza di caffè.
Uno dei piatti che preparare in casa offrirà una soddisfazione extra. Perché continuiamo a trovarle nei bar, nei supermercati, ma non saranno mai la stessa cosa. Provate a prepararle in casa, con la pasta frolla fresca, e assortite con tutti i nostri sapori preferiti, dalla nutella, alle marmellate varie, alla crema di pistacchio. Totali.
Insieme ai pancakes è uno dei pochi piatti che lego in maniera indissolubile agli Stati Uniti. Difficile trovare dalle nostre parti qualcosa di simile, si può solo tentare di replicare e trovare la combinazione di ingredienti che più si avvicina. Ognuno interpreta la ricetta a modo proprio, non solo per la farcitura, ma anche per gli ingredienti stessi usati nella preparazione. Io preferisco di gran lunga quelli con i pezzetti di cioccolato fondente (chocolate chip), mirtilli e pezzetti di banana.
E qui andiamo sul sentimentale. Con un nome apparentemente impronunciabile, parliamo in realtà del dolce 'forse' più famoso di tutto l'Alto Adige, praticamente ogni pranzo della domenica in montagna finisce con questo piatto: una spolverata di zucchero a velo e accompagnata, nel mio caso, da una riduzione di frutti di bosco misti. Secondo la leggenda doveva essere una semplice frittata (Kaiserschmarren letteralmente significa la frittata dell'imperatore) che si è rotta durante il 'salto' e quindi è stata presentata a pezzettoni caramellati con burro, zucchero e uva sultanina per non indispettire il sovrano d'Austria.
Quando si entra in territorio francese diventa sempre tutto più complicato, e ovviamente, ci scontreremo con una assurda quantità di burro. La Tarte Tatin è uno dei grandi dessert della tradizione francese, nato, come molti piatti, da un errore, quando le sorelle Tatin si sono dimenticate di mettere la pasta brisee sotto le mele caramellate e semplicemente la hanno aggiunta sopra per poi capovolgere la padella. Un grande classico. Si sposa perfettamente con una padella in ferro battuto, che manterrà il calore in modo uniforme durante la cottura sia sulla fiamma che al forno e il risultato sarà eccellente. Ve lo prometto.
Quando uno chef 3 stelle Michelin sostiene che questo è il dolce che mangerebbe tutti i giorni, allora va studiato, va preparato e va divorato. Non è la classica crostata con crema pasticcera, è qualcosa di più complesso e infinitamente più gustoso, con la friabilità dei pinoli aggiunti alla frolla e con la freschezza del limone a dominare la crema. Una crostata che può essere un dessert ma vi assicuro che la divorerete anche a colazione.