La marinatura è molto importante, ci aiuterà non solo ad ammorbidire il pollo ma consentirà a tutte le nostre spezie di penetrare la pelle e dare sapore al piatto. Il latticello (o buttermilk) purtroppo non si trova nei nostri supermercati ma si può tranquillamente preparare – ci vorrà mezz’oretta – spremendo un succo di limone in un bicchierone con 400ml di latte. Aggiungeremo poi a questo latte acido un uovo, il sale e una parte del mix di spezie che avremo creato in precedenza con pepe nero, paprika, peperoncino in polvere e origano. Ovviamente, come sempre, sulle spezie il limite è la vostra immaginazione e tolleranza. Quando la marinatura sarà pronta possiamo immergere le nostre cosce di pollo, collocare il piatto in frigo e andare a farci un riposino.
Dopo almeno quattro ore possiamo togliere dal frigo la marinatura e intanto prepariamo la panatura unendo la farina, l’amido di mais (fondamentale per la croccantezza del fritto), il lievito, il sale, il restante mix di spezie e quattro cucchiai del liquido di marinatura.
Togliendo il pollo dalla marinatura lo scoliamo bene: la marinatura ha fatto il suo effetto, il pollo ha assorbito il sapore delle spezie, si è ammorbidito con il latte acido e avrà l’uovo e la componente liquida che aiuteranno a legare la panatura. Dopo avere scolato i pezzi di pollo li lasciamo su una griglia e intanto prepariamo l’olio per la frittura.
Abbiamo bisogno di una pentola che possa trattenere bene il calore, io per il fritto uso la mia padella di ferro e il nostro olio di semi di mais, ottimo per le fritture per avere un punto di fumo molto alto (ovvero non si deteriora sopra i 170 gradi nello specifico). Il termometro è sempre fondamentale, non possiamo dipendere sempre dallo stuzzicadenti messo nell’olio caldo, la temperatura giusta (175 gradi) in questo caso ci aiuta anche a non rendere il piatto troppo pesante e oleoso.
Avendo la padella non troppo fonda dovremo cuocere i primi sei minuti da un lato e i successivi quattro minuti dall’altro lato. Girare solo una volta il pollo ci aiuterà inoltre a mantenere integra la panatura. Mentre mettiamo i primi sei cosciotti (dovremo fare due giri per non sprecare troppo olio) in padella accendiamo anche il forno a 220 gradi, sarà utile dopo la frittura a completare la cottura per 6 minuti e ad asciugare i cosciotti.
Prima di mettere gli altri sei cosciotti in padella controlliamo con il nostro termometro che l’olio sia tornato ai famosi 175 gradi.
Dopodichè dobbiamo avere solo la forza di aspettare cinque minuti prima di correre a divorare uno dei piatti più buoni che avrete mai cucinato.