Termometri in cucina

Non facciamoci fregare dalla storia che la nonna era in grado di stabilire la temperatura dell'olio con uno stuzzicadente. La cucina è anche precisione e sapere come usare i vari termometri da cucina ci potrebbe – in meglio – cambiare la vita tra i fornelli, e dare una ulteriore spinta ai nostri piatti. Scopriamo come!

Conoscere le temperature di cottura è fondamentale in cucina, ci permetterà di preparare piatti a misura di errore. Parleremo di fritture, di cotture al forno, cotture al barbecue o anche sottovuoto. Avere i termometri giusti in cucina ci aiuterà ad essere più precisi e fare quel tanto agognato salto di qualità.

  • TERMOMETRO DA FORNO

Fondamentale per controllare la ‘reale’ temperatura del forno. Non facciamoci ingannare, non sempre i forni restituiscono la vera temperatura: magari sono vecchi, magari si sono consumati o le resistenze non funzionano più come dovrebbero. Un semplice termometro da pochi euro posizionato all’interno del forno ci aiuterà a dovere, fornendo sempre la temperatura reale del forno, e aiutandoci soprattutto nella cottura dei dolci e dei lievitati.

  • TERMOMETRI DIGITALI

Restituiscono una temperatura molto accurata sia immergendoli in parti liquide che in parti solide, come carne, pesce e verdure. Sono fondamentali quando la temperatura obiettivo del piatto è definita nella ricetta: nelle fritture è molto importante che l’alimento venga a contatto con il grasso alla temperatura corretta – 180° per le patatine fritte per esempio – oppure cuocendo una carne al forno o al barbecue la temperatura al cuore deve essere in linea con il risultato finale del piatto – cottura media per una bistecca di manzo intorno ai 62°/63°.

  • TERMOMETRI A INFRAROSSI

Se cuciniamo tanto all’esterno dobbiamo essere in grado di sapere la temperatura della nostra piastra oppure del forno a legna per cuocere perfettamente gli alimenti. Tutti i forni a legna moderni hanno un termometro che restituisce la temperatura interna del forno, ma non della base, fondamentale per cucinare, una volta raggiunti i 300°, una pizza nei due minuti richiesti.

Quando invece lavoriamo con il barbecue, a gas o a carbone, è importante sapere che la famosa reazione di Maillard – quella cosa stranissima che crea la crosticina e il sapore di ‘bruciacchiato’ della carne – può avvenire solo con una temperatura della base tra i 140° e i 170°.

  • TERMOMETRI SMART

La nuova generazione dei termometri digitali, ci permettono di infilare una sonda – principalmente cucinando la carne e il pesce – definire una temperatura ‘obiettivo’, definire il tipo di taglio di carne o il tipo di animale, e poi aspettare con calma. Sarà premura del termometro e della sua app avvisarci quando il piatto è arrivato a temperatura. Attenzione però all’accuratezza della sonda e a come la infiliamo nella carne nel modo corretto. Potrebbe a volta riservare delle brutte sorprese. Ideale però per le cotture molto lunghe, ci permette di staccarci dalla preparazione e dedicare il tempo ad altro.

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