Ormai do per scontato che tutti abbiamo un litro di brodo di verdure congelato in frigo. Altrimenti lo possiamo comprare al supermercato (!!) o addirittura possiamo prepararlo in casa ma dovremo cominciare almeno un’ora prima, mettendo a freddo in una pentola acqua, sedano, carota e cipolla e facendo sobbollire per giusto un’ora.
Tagliamo in maniera grossolana il porro a rondelle e la cipolla e le facciamo soffriggere nel burro e nell’olio extravergine di oliva per circa 15 minuti a fuoco basso: non serve un taglio precisissimo perché andremo a frullare tutto, ma comunque tagliare le verdure in modo uniforme garantisce una cottura consistente.
Mentre aspettiamo, tagliamo la zucca: prima la divideremo in otto pezzi, poi tagliamo i bordi con un coltello ben affilato, e infine tagliamo le fettine in quadrottini di circa 3 cm di lato.
Quando siamo pronti, aggiungiamo la zucca al soffritto e lasciamo che si insaporisca per circa 15 minuti, mescolando bene per non fare bruciare il soffritto.
Adesso possiamo aggiungere il brodo caldo, che dovrà arrivare a coprire la zucca, aggiungiamo sale e pepe secondo i nostri gusti, e lasciamo cuocere a fuoco basso con il coperchio per circa un’ora. La zucca sarà cotta quando con un cucchiaio di legno riusciremo a ‘distruggere’ un quadrotto abbastanza facilmente.
Non andiamo nel panico se quando sarà passata un’ora troveremo la zuppa ancora molto liquida: vedrete che frullando la zucca assorbirà molto del brodo trasformandosi in una bella crema.
Prendiamo il frullatore a immersione e con molta pazienza frulliamo la zuppa che, come avevo anticipato, diventerà gradualmente di colore giallo intenso (prima era quasi un arancione) e di aspetto sempre più morbido e setoso.
Se abbiamo in casa un passaverdure, è il momento di usarlo: anche qui ci vorrà solo un po’ di pazienza per dare il colpo decisivo e rendere ancora più cremosa la zuppa, che ora sarà diventata ufficialmente ‘vellutata’. Ora dipenderà solo dai nostri gusti: se la vellutata ci appare ancora troppo liquida la facciamo ‘tirare’ un po’ alzando la fiamma, mentre nel caso fosse troppo densa possiamo allungarla con un po’ di brodo o semplicemente acqua.
Per l’impiattamento ho scelto di tritare delle mandorle fresche, adagiandole nel piatto a contrasto con il giallo della zucca, insieme a una spolverata di paprika e qualche goccia di panna fresca. Vedrete.