Un grandissimo classico della cucina americana, più precisamente newyorkese. Le origini sono dibattute ma sicuramente c’entra qualcuno che di cognome fa Benedict ed esiste la possibilità che la ricetta sia nata per curare una colossale sbornia. Quel che è certo, è che stiamo parlando di un grande piatto, con molte varianti ma due basi solidissime: l’uovo in camicia (o ‘poche’) e la salsa olandese.
Chi di noi è cresciuto leggendo Topolino avrà sempre il ricordo della torta di mele che Nonna Papera preparava per Ciccio: la leggendaria Apple Pie, o come la chiamano dall'altre parte dell'oceano, l'American Pie. Dolce iconico perfetto per una colazione con un bicchere di latte o una merenda con gelato alla vaniglia o panna montata. Da provare!
Eh si. Il tiramisù è forse uno dei piatti di maggior disputa in Italia, ognuno ne reclama l’origine e ognuno pensa di farlo in modo impeccabile, ci sono i fan dei pavesini e dei savoiardi e c’è chi mette solo i tuorli e non i bianchi. L’unica certezza è che, aldilà degli ingredienti scelti, la preparazione in casa del tiramisù è estremamente semplice e batte in modo inequivocabile tutti i tiramisù che troverete nei bar o in molti ristoranti.
Tutti i piatti che hanno origini incerte in Italia prevedono anche lunghi dibattiti sugli ingredienti base, il metodo di cottura, i condimenti, gli accompagnamenti. Per me la pasta e fagioli rappresenta il piatto tipico di qualsiasi trattoria italiana, servita magari in una cocotte di terracotta e prelevata da un pentolone adagiato sopra un camino. Più passa il tempo più diventa saporita. Per me è uno di quei piatti dove rifugiarmi durante quei week end freddi e piovosi dove l’unica cosa che conta è mangiare davanti al camino in compagnia di un buon bicchiere di Pinot Noir.
Gi asparagi sono sinonimo di primavera. Dai primi di marzo cominciano a comparire su qualsiasi bancarella del mercato in quantità assurde. Per me significa cominciare a pensare a quali piatti possano valorizzarli di più. Il risotto sicuramente è uno dei capisaldi. Questa ricetta è fatta con gli asparagi verdi ma anche gli asparagi bianchi possono essere una valida alternativa.
È forse il primo piatto più famoso al mondo? Tutti lo fanno, molti lo fanno benissimo e moltissimi lo fanno da cani. Un paio di errori potrebbero anche fare scatenare una guerra mondiale, in Italia non scherziamo con questo tipo di piatti. È uno dei piatti apparentemente più semplici, ma anche che possono offrire una maggiore goduria se ben riusciti. Ho fatto fatica nella mia vita a incontrare dei grandi piatti di pasta al pomodoro. Facciamo solo attenzione a una cosa: in stagione usiamo i pomodori freschi, ma fuori stagione vanno benissimo i pelati. Proviamoci.
Non c'è niente di più milanese dell'ossobuco alla milanese. Altri piatti hanno assunto proporzioni ormai internazionali, ma l'ossobuco è quanto di più tradizionale possiamo trovare a Milano. Tirare fuori il midollo dall'osso per finire il piatto con la punta del coltello o con un cucchiaino è stato dichiarato ufficialmente uno dei primi venti piaceri della vita. È un piatto elaborato che ci riempirà la mattinata ma vedrete che ne sarà valsa la pena!
È difficile non andare sul sentimentale quando si parla della parmigiana, uno dei pochi piatti per i quali qualsiasi essere umano divorerebbe un’intera teglia senza un minuto di pausa. È uno dei piatti preferiti da molti italiani perché tutto nella parmigiana rappresenta l’Italia: la melanzana, il pomodoro, la mozzarella, il parmigiano, l’olio extravergine di oliva e il basilico, che insieme, dopo una preparazione elaborata tra frittura e cottura al forno, producono un piatto straordinario che può tranquillamente essere un antipasto, un piatto unico o un contorno.
Uno dei miei piatti preferiti. Soprattutto quando il tempo a disposizione è molto poco e si vuole fare un piatto (più o meno) sano. Le zucchine cotte al forno con pochissimo condimento sono leggeri, molto semplici da preparare e si sposano alla perfezione con il salmone che viene saltato in padella e poi finito in forno per avere quella crosticina così appetitosa.
Fish & Chips, ovvero il caposaldo di ogni menu di un pub del Regno Unito. È immancabile ed è un grande classico della cucina anglosassone: un piatto che siamo abituati a vedere nei film o per caso a mangiare per strada in un cartoccio di giornale quando viaggiamo all’estero. Ma è anche un piatto gustosissimo che possiamo preparare in casa con un sacco di soddisfazioni, come tutti i fritti del resto.
È un piatto che profuma di estate con tutti i sapori della nostra terra. È anche un piatto estremamente semplice da preparare. Si può preparare con qualsiasi filetto di un buon pesce bianco, dal merluzzo all’orata, dal branzino al nasello e con ingredienti che dovremmo avere tutti i giorni nel nostro frigorifero. È un piatto che impressionerà per la sua freschezza e per la bellezza dell’impiattamento con colori molto vivaci e sapori inconfondibili. Nel caso vi avanzassero un paio di filetti di merluzzo dalla frittura della sera precedente allora non avrete scelta migliore. Il cartoccio poi è straordinario sia per l’effetto visivo del risultato finale ma soprattutto per conservare tutti i sapori in cottura e rilasciarli direttamente nel piatto.
Estate, primavera, autunno, inverno. Tutte le stagioni vanno bene per un buon piatto di pesce, finché sia fresco e di qualità. E uno spaghetto ai frutti di mare spesso li batte tutti, si porta dietro il piacere di un piatto di pasta con il gusto e la consistenza del pesce e dei frutti di mare che ci ispirano al momento di entrare in una pescheria. Una esplosione di sapori che non può fare del bene a tutte le persone intorno al tavolo.
Chi ha la mia età può essere che sia cresciuto con il mito del Kentucky Fried Chicken, onnipresente in quasi tutti i film americani che guardavamo al cinema ma impossibile da raggiungere. Sarebbe arrivato in Italia solo venti anni dopo. Dal vivo però l’esperienza era molto diversa, l’odore di frittura aleggiava per vari quartieri e l’esperienza dentro il locale era, diciamo, da rivedere.
Il fegato è uno di quei prodotti che si amano e si odiano, ma anche a causa di qualche pregiudizio che, magari, non ci lascia neanche assaggiare un piatto prima di giudicarlo. È capitato a tutti. Per anni dire sostanzialmente: “Odio il fegato!”, per poi, un giorno, assaggiarlo, e dire: “ma in realtà non è così male”, e poi non ne farete più a meno. E ci sarà un motivo se uno dei piatti icona del Veneto è proprio il fegato alla veneziana: un piatto semplice, con solamente due ingredienti, preparato con prodotti poveri, ma che cotti insieme creano una combinazione di gusto dolce-amaro che vi delizierà
Un grande classico dei week end invernali. Quando si ha il tempo di preparare un brasato – preparatevi, perché ci vuole metà giornata – è sempre un momento speciale. Un momento di pace e tranquillità in cucina, un momento dove durante la cottura in forno, i sapori cominciano a pervadere ogni angolo della nostra casa e inevitabilmente ci prepara al pasto spettacolare che avremo qualche ora più tardi. Inevitabile la cottura nella pentola di ghisa che, con la sua preservazione del calore, contribuirà a cuocere uniformemente le nostre costine fino a dare una consistenza perfetta.
I risotti sono il mio grande amore. Richiedono preparazione, organizzazione e disciplina. Durante l’autunno e la stagione della zucca non posso non cimentarmi nella preparazione di un risotto. Pochi ingredienti si sposano con la dolcezza della zucca come la sapidità e il sapore della salsiccia di maiale. Una combinazione speciale con una esplosione di sapori e due diverse consistenze della zucca, una parte cremosa e una più a pezzettoni.
Uno di quei piatti che mi ricorda casa. Tutti quei giorni a prendere freddo sulle piste da sci e l’unica cosa che si desiderava era un piatto caldo al momento di rientrare nel rifugio per una sosta. I pezzettoni di speck danno quella croccantezza necessaria ad un piatto morbido e delicato. Pochi ingredienti che si sposano benissimo nel calore di una cocotte.
Un piatto fumante, temperatura esterna intorno ai -10°, una splendida vista sulle dolomiti, e tanta voglia di avere un pasto caldo dopo un paio di ore di sciate: ecco cosa rappresenta per me la zuppa di gulasch (o gulaschsuppe in tedesco) in poche parole. Il manzo stufato si sposa benissimo con il sapore forte della paprika affumicata per un piatto che quasi assomiglia a un comfort food invernale. Come ogni zuppa che si rispetti bisognerà avere molta pazienza, rispettare gli ingredienti e lasciare che il calore faccia il proprio lavoro.